Molti rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro sono ancora fermi, ma quello dell’Industria Metalmeccanica no. Le parti contrattuali, Federmeccanica, Assistal e Fim, Fiom, Uilm si sono incontrate il 9 luglio scorso e si sono aggiornate a fine mese, ribandendo la volontà di rinnovare il CCNL pur tra tante difficoltà dovute all’Emergenza epidemiologica.
Ad “annnunciare” che il negoziato per il rinnovo del contratto di settore va avanti è il Segretario Generale FIM-CISL, Roberto Benaglia, in una lunga intervista concessa al quotidiano Avvenire in Edicola oggi, nella quale ha toccato anche altri temi d’attualità. Il neo Segretario – che da qualche giorno si è avvicendato con l’uscente Marco Bentivogli – ha anche espresso la posizione del sindacato rispetto alle proposte governative di regolare il salario minimo orario per legge:
”La contrattazione deve cambiare ma non deve diminuire. Deve entrare nel merito della rivoluzione in corso in termini di lavoro agile, conciliazione e sicurezza. Non è il momento di rinviare le trattative ma anzi di rafforzarle: di prevedere aumenti salariali e di welfare. I metalmeccanici sono oltre due milioni, sono lontani anni luce dal concetto di “tuta blu” che lavora alla catena di montaggio, ci sono nuove professionalità e nuove esigenze. La Fim-Cisl è favorevole all’integrazione con la contrattazione decentrata. Sarebbe grave che il governo portasse avanti l’introduzione del salario minimo e della rappresentanza “per legge”, indebolendo la contrattazione”.
Dunque, buone notizie per i lavoratori metalmeccanici, la trattativa per il rinnovo del CCNL di settore prosegue e a breve saranno discussi anche i temi fondamentali degli aumenti salariali e del welfare.