La Commissione europea in un documento del 19 marzo in cui si offrivano indicazioni agli Stati membri sulle misure temporanee a sostegno della pandemia conseguente alla diffusione del Covid19, aveva escluso dalla possibilità di fruire in generale degli aiuti di Stato, le società che al 31 dicembre 2019 si trovavano in difficoltà.
Sulla stessa linea si era collocata anche l’Agenzia delle Entrate con la circolare numero 15/E del 13 giugno 2020, sancendo l’esclusione di queste aziende anche dai contributi a fondo perduto.
Tuttavia pare l’orientamento sia stato di nuovo oggetto di rivisitazione da parte della Commissione. A darne notizie è Il Sole 24 Ore in Edicola oggi:
”Con la comunicazione C218 la Commissione rimescola le carte e quindi anche le micro e piccole imprese in difficoltà [al 31 dicembre, ndr] possono fruire degli aiuti di Stato e quindi dello sconto sull’Irap dovuta a saldo per il 2019 e quale primo acconto per il 2020, del credito di imposta sui canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e del credito d’imposta per l’adeguamento sanitario degli ambienti di lavoro”.
L’orientamento della Agenzia delle Entrate, secondo il giornale economico, può dirsi definitivamente superato.