Dalla relazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio di ieri, divulgata durante un’audizione, è emerso che circa un terzo delle ore di Cig, Cig in deroga e Fondi bilaterali è stato utilizzato da imprese che hanno subito perdite di fatturato superiori al 40%.
Ciò significa che buona parte delle aziende ha fatto ricorso agli strumenti di integrazione salariale pur non avendo perdite di fatturato o avendole solo in parte.
Su questo aspetto si sofferma il quotidiano il Manifesto in Edicola oggi:
”Il governo ha permesso che un quarto delle ore di cassa integrazione usate in questi mesi dalle aziende in difficoltà fossero riconosciute anche a quelle che non hanno perso il fatturato, hanno continuato a produrre e hanno imposto ai loro lavoratori dipendenti una perdita del salario durante l’emergenza”.
Dunque secondo il quotidiano “comunista” il Governo Conte avrebbe dovuto evitare l’uso disinvolto degli strumenti emergenziali di sostegno al reddito per di più se ciò si è realizzato in assenza di ”norme per impedire l’uso opportunistico della cassa integrazione, con la conseguente perdita del salario per i lavoratori”.
Le parole de il Manifesto suonano come un monito per il passato e un invito a porre rimedio già nel futuro prossimo, vale a dire con il decreto di agosto.
