Nella giornata odierna si sono incontrate la Direzione aziendale Leonardo, le Segreterie nazionali e territoriali FIM-FIOM-UILM unitamente alle RSU delle delegazioni trattanti, riprendendo la trattativa dell’integrativo di Gruppo in Leonardo One Company, interrotta nel febbraio scorso a causa della Pandemia per Covid-19.
Le Parti hanno sottoscritto l’intesa per il PDR 2020 in continuità con l’impianto precedente, allungando la vigenza dell’integrativo fino al 2022, con il riconoscimento da subito di una parte degli aumenti collettivi (superminimo collettivo non assorbibile per il 2020 pari a 15,75€ al 5° livello dal mese di settembre con gli arretrati da gennaio, e un secondo aumento dal 1° gennaio 2021 di ulteriori 15,75€ che porta un aumento complessivo al 5° livello di 31€).
La proroga del PDR 2020 con le vecchie modalità si è resa necessaria a fronte di un contesto critico dal punto di vista economico per l’anno in corso legato alla pandemia da Covid-19, che pur non fermando Leonardo avrebbe prodotto criticità rispetto all’applicazione dei nuovi indicatori definiti nell’intesa del 18 dicembre 2019.
Pur in tale contesto, tuttavia sempre nella stessa giornata è stata raggiunta un’intesa che conferma gli aumenti concordati a dicembre 2019 per il nuovo PDR e i relativi consolidamenti (470€ nel 2021 di cui 220€ sotto forma di EDR e 850€ nel 2022 con 400€ di EDR). Le intese raggiunte non fanno perdere nessun importo economico concordato alle Lavoratrici e ai Lavoratori del Gruppo, allungando la vigenza dell’integrativo a tutto il 2022, al fine di trovare soluzioni adeguate per gli indicatori ancora in presenza del Covid, valutando eventuali compensazioni economiche in considerazione dell’allungamento di un anno dell’integrativo di Gruppo.
Inoltre è stato preso l’impegno tra le Parti, alla ripresa delle attività dopo la chiusura estiva, di concludere l’integrativo entro la fine dell’anno in corso, portando a termine i capitoli ancora aperti.
La FIOM-CGIL da un giudizio positivo sulla ripresa della contrattazione in Leonardo, pur in presenza di un quadro industriale che ha risentito della crisi legata al Covid-19, e che tuttora persiste soprattutto nelle Divisioni legate al trasporto aereo civile, ed è un segnale importante per i lavoratori e per la contrattazione sindacale a livello complessivo.
Non nascondendo le criticità e le prospettive non rosee nel settore, come peraltro in trasparenza abbiamo più volte evidenziato come FIOM-CGIL, le difficoltà e le dissaturazioni delle attività produttive per i prossimi periodi sopratutto nella Divisione Aerostrutture ma non solo, nella stessa giornata è stata raggiunta un’intesa per le coperture delle chiusure collettive aggiuntive per i mesi di agosto e settembre, che consente per il momento di scongiurare l’uso di ammortizzatori sociali.
L’intesa prevede la copertura totale con il Fondo Solidali Istituti per tutti i Lavoratori che hanno a loro disposizione meno di 10 giornate di residui anni precedenti (2019) o nessun residuo, e l’utilizzo massimo di 5 giornate per coloro che hanno residui superiori, con un sistema di calcolo che comporterà per chi utilizza istituti propri a fine settembre un residuo di almeno 10 giornate.
Prima dell’utilizzo degli istituti sopra elencati, verranno consumati per chi ne avesse ancora a disposizione, gli istituti festività smonetizzate e le 64 ore del monte ore per visita medica (esclusi i lavoratori remotizzati).
Riteniamo positivo come FIOM-CGIL aver escluso per altri 2 mesi l’utilizzo di ammortizzatori sociali pur sapendo che al ritorno dalle chiusure estive si ripresenterà il tema di come coprire le ulteriori giornate di chiusure collettive già annunciate non solo per il 2020.
Ora in trasparenza con i lavoratori si apre un tema di riflessione importante: quanto è possibile reggere ulteriormente ad una crisi produttiva congiunturale della quale non si vede una fine imminente con strumenti ordinari?
Per la FIOM-CGIL il tema che si pone è uno, a prescindere dagli strumenti utilizzati: come pagheranno la crisi i Lavoratori, che almeno nella Divisione Aerostrutture appare di medio-lungo periodo?
Senza voler anticipare discussioni future, a settembre il problema ritornerà in tutta la sua criticità sul tavolo, e non è che le coperture potranno essere a carico dei Lavoratori utilizzando i loro istituti seppur residui. In questo quadro per la FIOM-CGIL conta la salvaguardia dei salari di chi rappresentiamo, non le forme di copertura.
Importante ma non una soluzione strutturale del problema, è l’impegno dell’Azienda a verificare le condizioni per svolgere attività da parte dei Lavoratori dei siti con riduzioni congiunturali dei volumi produttivi, verso quelli con fabbisogni incrementali. Gli elementi che sono emersi nella discussione su questo punto appaiono tuttavia poco risolutivi e comprensibili. Se da una parte le risorse massime si attesterebbero intorno alle 90 unità, e quindi insufficienti a risolvere le riduzioni produttive complessive, il tema preoccupante emerso è quello legato alla volontà di trasferimento del lavoratore presso le altre sedi, e non in trasferta come avveniva nel passato.
Apparirebbe quindi una scelta strutturale e non congiunturale, che se cosi si manifestasse, ridurrebbe complessivamente la capacità occupazionale e produttiva nei siti oggi colpiti maggiormente dalla crisi.
Su questo tema abbiamo chiesto e ottenuto un confronto preventivo a livello di sito con le RSU, al fine di evitare strumentalizzazioni clientelari per la scelta di coloro che potessero essere interessati, ma soprattutto per capire coloro che rimarranno cosa faranno.
Il Mezzogiorno, viste la maggior parte dei siti coinvolti, rischia come spesso capita di pagare il prezzo più pesante nella crisi. Pertanto come FIOM-CGIL abbiamo chiesto che a settembre siano convocati i coordinamenti delle Divisioni, a partire da quello di Aerostrutture, per conoscere non solo quello che si farà nell’ultimo trimestre del 2020 ma quello che non c’è da fare dal punto di vista produttivo per il 2021.
In conclusione, su nostra sollecitazione, l’Azienda ha preso l’impegno di convocare le Parti con la presenza del gestore RBM, per avere risposte sulle polizze sanitarie applicate in Leonardo, che ad essere magnanimi ha criticità egemoni nella loro gravità.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 29 luglio 2020
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Fonte: fiom-cgil.it