Si aggiungono ulteriori elementi che aiutano a comprendere come sarà strutturato il Bonus 5 mila euro sui consumi che sarà approvato nei prossimi giorni con il Decreto agosto. Stando a quanto emerso finora si può dire che la misura riguarderà:
– gli acquisti in determinati settori (abbigliamento, bar, ristoranti, elettrodomestici, arredi sono i principali ”indiziati”);
– gli acquisti effettuati con pagamenti tracciabili, carte/bancomat o una specifica card, è quindi escluso l’uso del contante;
– gli acquisti effettuati fino a dicembre 2020;
– tutti i cittadini senza limiti di reddito.
Secondo quanto riporta il portale web CORCOM il Governo Conte ”punta a un rimborso di parte della spesa sostenuta, con un tetto massimo, da accreditare direttamente al consumatore-contribuente nel proprio conto o nel cassetto fiscale” offrendo quindi ai cittadini un vantaggio immediato.
Si tratterebbe di un “conto virtuale” intestato al singolo contribuente – anche per mezzo di una card – al quale andrebbero aggiunti ad ogni singolo acquisto gli importi coinvolti dal Bonus, fino ad arrivare appunto al tetto di 5 mila euro.
Dunque, il quotidiano on-line dell’economia digitale e dell’innovazione esclude che il Bonus opererà come “ristoro di una percentuale dell’Iva con un credito d’imposta o una detrazione per l’anno successivo“ poichè non offrirebbe alcun beneficio immediato al consumatore, con il rischio -per aggiunta – di sterilizzare gli effetti incentivanti della misura verso le imprese duramente colpite dalla situazione emergenziale.