Nelle ultime ore la clamorosa notizia della fruizione dei Bonus Covid19 da parte di alcuni parlamentari ha avuto un’evoluzione. Pare che i parlamentari “furbetti” sarebbero 3 anzichè 5 (due Lega, uno M5S) e da più parti (partiti e giornali) si chiede che l’INPS comunichi i nomi dei soggetti coinvolti.
Ci sono inoltre novità sui provvedimenti che il Governo intenderebbe prendere per porre riparo alla situazione. Ad anticiparlo è il quotidiano la Repubblica in Edicola oggi:
“In queste ore si sta verificando la possibilità di inserire nel Decreto agosto un emendamento in grado di chiarire che i parlamentari, consiglieri regionali e sindaci delle grandi città restano esclusi dalla fruizione di sussidi statali legati all’emergenza (mentre nel Cura Italia tale specifica riguardava solo pensionati e lavoratori dipendenti). Se poi l’Avvocatura di Stato stabilirà che non ci sono problemi di incostituzionalità, la norma sarà prevista come retroattiva”.
Dunque prenderebbe corpo la soluzione suggerita proprio ieri in un articolo apparso su TuttoLavoro24.it (per approfondire clicca qui), una norma che obblighi i “furbetti” alla restituzione, in modo da poter realizzare ciò che ormai si invoca a gran voce: ottenere la restituzione delle indennità indebitamente percepite negli ultimi mesi da tutti gli eletti con retribuzioni altissime. Tuttavia, come sottolinea il quotidiano romano, la questione dovrà essere vagliata dall’Avvocatura di Stato.