Il Decreto agosto, che ha ricevuto l’ok dalla Ragioneria generale dello Stato e a breve sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha stanziato 1.600 milioni di euro per la “cassa integrazione” dei dipendenti delle aziende artigiane e dei dipendenti delle agenzie di somministrazione (cd. Interinali).
1.600 milioni di euro che saranno necessari per finanziare le ulteriori 18 settimane di assegno ordinario Covid19 (per un totale di 36 settimane complessive).
Cosa prevede il Decreto a proposito delle procedure di trasferimento delle risorse dallo Stato al Fondo Artigiani, titolato per legge ad effettuare i pagamenti? E quali sono i tempi?
Per cercare una riposta occorre innanzitutto leggere la norma del Decreto agosto specifica sui Fondi di Solidarietà Bilaterali Alternativi (Artigianato e Somministrazione) che prevede:
“le risorse di cui al presente comma sono trasferite ai rispettivi Fondi con uno o più decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, previo monitoraggio da parte dei Fondi stessi“.
Dunque i Fondi di Solidarietà pagheranno la “cassa integrazione” di settore ai lavoratori soltanto una volta che avranno ricevuto le risorse dal Ministero del Lavoro/Economia. Nessuna procedura semplificata è stata prevista dal Decreto agosto. Ciò porta prepotentemente a concludere che non ci si potrà attendere tempi rapidi e alle vecchie attese dei lavoratori si sommeranno queste nuove attese di pagamenti.
I tempi infatti non sono per nulla brevi. Basti pensere che con il Decreto Rilancio entrato in vigore il 19 maggio solo a fine luglio sono state pagate – e non del tutto – le mensilità di aprile e alcune delle indennità di marzo. Dunque più di 2 mesi per arrivare ai pagamenti senza averli completati. Restano ancora da pagare infatti le mensilità a partire da maggio in poi e alcune “code” dei mesi precedenti.
Anche le parole pronunciate quale ora fa dal Presidente del Fondo Artigiani e raccolte da UIL Artigianato in un post su Facebook non fanno ben sperare su un pagamento in questi giorni come si annunciava solo 2 settimane fa: “il sostegno al Comparto è necessario ora, non a fine mese, non alla ripresa settembrina. E non per il bisogno di oggi o di domani, ma per lavoratori che aspettano un reddito da maggio. Da maggio, chiaro?”