Si è svolta nel pomeriggio del 27 agosto, in modalità da remoto, la riunione tra i responsabili Com.Tel, le strutture Fiom-Cgil nazionale e territoriali e le Rsu, dedicata all’esame congiunto relativo all’ulteriore richiesta di Cigo avanzata dall’azienda.
La richiesta, inizialmente per 9 settimane, si colloca in completa continuità con quanto precedentemente realizzato, interessando tutte le realtà aziendali (Reti, Enterprise e servizi di supporto/amministrativi/commerciali).
Nell’esporre le motivazioni di questo ulteriore ricorso alla Cigo per Covid, l’azienda ci ha informato come le commesse recentemente acquisite non sono ancora tali da saturare la capacità produttiva dell’organico, con conseguente ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali, non escludendo (a seconda dell’andamento del mercato nelle prossime settimane) anche l’utilizzo dell’ultima tranche di ammortizzatori sociali resi disponibili dal DL agosto.
Sul piano squisitamente sindacale, Com.Tel ha confermato l’indisponibilità a riconoscere un uso alternativo del patrimonio riposi annui arretrati (su richiesta individuale e volontaria) confermando, in tal senso, le ben note problematiche di carattere finanziario.
Inoltre, a differenza di quanto realizzato in diverse realtà del settore (e non solo), non è stato possibile convenire sul principio del criterio di fungibilità professionale (su base territoriale) ai fini di un’omogenea e solidale applicazione della sospensione in Cigo.
Confermando altresì l’indisponibilità alla maturazione dei ratei (riposi annui e 13^) durante il periodo di Cigo, di fatto, l’azienda si è limitata ad assicurare l’anticipo mensile dell’indennità a carico dell’Inps.
Proprietà nuova, problemi vecchi. Questo in estrema sintesi il quadro relativo all’esame congiunto.
A margine della riunione dedicata alla Cigo, abbiamo esposto alla nuova dirigenza di Com.Tel le problematiche relative alla contrattazione integrativa vigente, in particolare su alcuni istituti di carattere normativo (riduzione giornaliera dell’orario di lavoro) ed economica (ore di viaggio, reperibilità, trasferte).
Come già effettuato con la precedente proprietà (prima dell’incedere della pandemia), abbiamo trasmesso all’azienda la “raccolta” della contrattazione aziendale vigente, al fine di una verifica e una valutazione delle reali condizioni in essere, chiedendo l’apertura di un confronto in tempi congrui al fine di individuare una soluzione adeguata.
Com.Tel, non senza distinguo di carattere giuridico-contrattuale, con esplicito riferimento alle condizioni di mercato (e di conto economico) attuali, si è detta disponibile ad un’analisi della documentazione inviata, riservandosi valutazioni e proposte in merito.
Dovendo tracciare una valutazione complessiva dell’incontro, il giudizio non può che essere poco lusinghiero: estremamente negativo e conservativo per quanto concerne la gestione della Cigo (con un’incomprensibile rigidità sul tema della rotazione) e con una timida apertura per quanto relativo alle tematiche contrattuali.
Infine, con uno sguardo rivolto al settore delle Tlc e all’ipotesi di realizzazione della “Rete unica” fa riflettere come alla recente operazione di acquisizione dell’azienda da parte di Econet non siano seguiti elementi concreti di discontinuità; anzi, tutt’altro: la proroga di almeno 9 settimane di Cigo, come peraltro sostenuto a chiare lettere dalla stessa azienda, si colloca in piena continuità con la gestione precedente.
Dalla padella alla brace?
Nei prossimi giorni saranno svolte le assemblee nelle diverse realtà territoriali.
Fiom-Cgil nazionale e territoriali
Coordinamento nazionale Rsu Com.Tel
Roma, 28 agosto 2020
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Fonte: fiom-cgil.it