Scade lunedì 31 agosto (come riportato in un nostro articolo precedente: clicca qui) il termine per richiedere il bonus baby-sitter, il quale potrà essere utilizzato anche per ricompensare nonni e zii che si occupano dei bambini mentre i genitori sono al lavoro.
Il Bonus Baby-sitter viene erogato dall’INPS e prevede un sussidio pari a 1.200 euro (2mila euro per gli operatori sanitari oppure della sicurezza, difesa e soccorso pubblico). Inizialmente era pari a 600 euro (introdotto con il DL Cura Italia), poi raddoppiati col Decreto Rilancio di maggio.
Per i prestatori di lavoro impegnati nell’attività di assistenza e baby-sitter un aspetto fondamentale da tenere in considerazione riguarda l’esenzione degli importi dall’Irpef, in quanto questi sono tassati prima di essere versati al lavoratore: l’importo netto totale che riceve è infatti 960 euro. Conseguentemente questi compensi non andranno inseriri in dichiarazione dei redditi perchè esenti dall’Irpef.
Dunque, ancora poche ore a disposizione per presentare la domanda per beneficiare di quello che è stato battezzato “Bonus nonni”, il cui importo non dovrà essere notificato nella dichiarazione dei redditi di coloro che si occuperanno del minore di 12 anni.
Va infine precisato che il bonus baby sitter non costituisce reddito laddove il prestatore del servizio non accumuli, nel corso dell’anno, ulteriori prestazioni occasionali con cui va oltre i limiti economici consentiti dall’esenzione fiscale, i 5 mila euro indicati nell’art.54-bis del dl 50/2017).
Manuel Baldi
