la Repubblica – Da gennaio stop agli Assegni familiari e taglio del costo del lavoro: i dettagli

L’Assegno Universale per i figli, voluto fortemente dalla Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, che dovrebbe partire da gennaio 2021 salvo intoppi nell’iter parlamentare porterà con sé alcune novità sia per i lavoratori che per le aziende.

A rivelare i reali effetti della misura, che fa parte del Family Act (per approfondire clicca qui), è il quotidiano la Repubblica in Edicola oggi:

“da una parte l’assegno mensile a partire da gennaio per ogni figlio dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni, per tutti, parametrato al reddito, in grado di semplificare il quadro degli aiuti alla famiglia assorbendo otto tra bonus e detrazioni esistenti. dall’altro, come conseguenza del riordino, la sparizione degli assegni familiari e un alleggerimento della busta paga per le imprese”.

Dunque l’introduzione dell’Assegno Universale per i figli passa per un complessivo riordino di tutti i sostegni alle famiglie e il parallelo taglio degli Assegni al Nucleo Familiare (ANF) ma anche dei vari Bonus (es. Bonus asilo nido, Premio alla nascita, Bonus bebè o Assegno di natalità, ecc.) e detrazioni esistenti (es. detrazioni figli a carico, ecc.).