Dal salario minimo al taglio delle tasse per i ceti medi, fino all’aumento degli asili nido, dei posti letto negli ospedali e alla diffusione del fascicolo elettronico per i pazienti. Comincia a prendere forma il Piano nazionale di ripresa messo in piedi dal governo Conte per accedere ai fondi previsti dal Recovery fund europeo. Nelle linee guida trasmesse in queste ore al Parlamento vengono indicate per la prima volta nel dettaglio alcune delle misure pensate per risollevare l’Italia dall’emergenza Covid. Una delle novità principali riguarda “l’introduzione del salario minimo legale“, proprio nel giorno in cui la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha chiesto che venga adottato da tutti i Paesi Ue. Segno che il governo Pd-M5s è in perfetta sintonia con Bruxelles, dove peraltro il commissario all’Economia Paolo Gentiloni aveva già sottolineato nelle scorse settimane che adesso “è il momento giusto” per arrivare a un salario minimo in tutto il continente.
L’obiettivo del governo è quello di “garantirà ai lavoratori nei settori a basso tasso di sindacalizzazione un livello di reddito collegato ad uno standard minimo dignitoso“, si legge nel documento, “evitando al contempo dumping contrattuale e rafforzando la contrattazione nei settori in cui è più debole”. La maggioranza Pd-M5s intende quindi riprendere il percorso già avviato nel febbraio scorso, quando la ministra del Lavoro Catalfo annunciò di essere vicina ad un accordo con le altre forze che sostengono il governo. Se confermato, il disegno di legge già nei cassetti del Parlamento prevede di tutelare il ruolo dei sindacati, agganciando il nuovo sistema ai contratti collettivi, senza però rinunciare a fissare una soglia “minima” al di sotto della quale gli stipendi non possono spingersi (ad esempio, come dichiarò Catalfo, intorno al 70% del valore mediano delle retribuzioni in ciascun settore).
Le linee guida, riassunte in 38 pagine e 32 slide, sono state approvate poco più di una settimana fa dal Comitato interministeriale per gli affari europei al termine di un lungo lavoro di analisi. I progetti di spesa sono divisi in sei “missioni”, cioè macroaree in cui il governo intende intervenire grazie ai 191,4 miliardi tra prestiti e sovvenzioni messi a disposizione dall’Ue. Per quanto riguarda la sanità, uno dei settori più delicati visto l’impatto che ha avuto la pandemia, l’obiettivo primario è quello di migliorare la qualità ricettiva degli ospedali. Ad esempio aumentando i letti in terapia intensiva, che tanto hanno messo in difficoltà il Sistema sanitario nazionale nei mesi più duri dell’emergenza, e investendo nella digitalizzazione dell’assistenza medica. L’idea è quella di spingere la diffusione del fascicolo sanitario elettronico e la telemedicina .”Uno specifico investimento – si legge – sarà prontamente avviato sulla cronicità e le cure a domicilio per superare le attuali carenze del sistema delle Rsa“.
Un altro dei temi caldi è quello della digitalizzazione del Paese. Il primo passo è quello del “completamento della rete nazionale di telecomunicazioni in fibra ottica” di cui si è tanto parlato nelle scorse settimane e che vede tra i protagonisti Enel e Tim. Fondamentale sarà il cablaggio delle scuole e delle università, a cui si accompagna, sempre in materia di istruzione, l’aumento degli asili nido e la riqualificazione del personale docente. Ma c’è dell’altro. Al governo si sta valutando di realizzare anche dei datacenter sul territorio nazionale e di fare investimenti sul cloud. Previsto anche l’arrivo dell”Identità Digitale unica per cittadini e imprese”, unitamente allo “sviluppo del 5G“.
In materia fiscale, il governo ribadisce la necessità di introdurre una “riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale”. E’ uno dei punti delle linee guida indicato nel capitolo “riforma del Fisco’ che prevede di trasferire l’onere “dalle persone alle cose” e un ”alleggerimento della pressione fiscale unitamente ad un sistema impositivo favorevole alla crescita”. “Il governo – viene inoltre spiegato – ha deciso di disattivare anche tutti gli aumenti di Iva e accise previsti dalle clausole di salvaguardia”.
L’articolo Salario minimo, più letti in ospedale e più asili nido. Le linee del governo su come usare il Recovery fund proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Fonte: ilfattoquotidiano.it