La riunione al Ministero del Lavoro di ieri è stata anche l’occasione per affrontare, per la prima volta in un confronto che vede anche protagonisti i sindacati, la situazione dei cd. Lavoratori fragili, non solo quelli appartenenti al mondo della Scuola. Una circolare di inizio settembre, a firma del Ministero del Lavoro e del Ministero della Salute, ha chiarito che il «fattore età» non è sufficiente per ottenere la certificazione del medico competente come “lavoratore fragile”, ma è tale solo chi – a prescindere dall’età – è colpito da patologie che in caso di infezione da Covi19 potrebbero determinare “un esito più grave o infausto” della malattia.
Per questi lavoratori ci sarebbe uno specifico percorso che li possa portare alla pensione anticipata. Ad anticiparlo è Il Mattino in edicola oggi:
“secondo quanto riferito dai sindacati, il ministro avrebbe aperto alla possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi”.