Prosegue lo scontro ad alta tensione tra Confindustria e sindacati per il rinnovo e l’applicazione del contratto dell’industria Alimentare, siglato il 31 luglio solo da una parte delle associazioni datoriali di categoria che prevede un aumento salariale di 119 euro a regime, oltre a 5 euro di welfare e 30 euro a titolo di elemento perequativo. Stavolta però, lo scontro coinvolge anche le sigle associative che non hanno firmato, che non stanno quindi erogando gli aumenti ai lavoratori.
A queste associazioni ‘non firmatarie’ (Anicav, Assalzoo, Assica, Assitol, Assobibe, Assocarni, Assolatte, Federvini, Italmopa, Mineracqua) e la stessa Federalimentare, il Presidente Carlo Bonomi ha inviato una lettera. La missiva riferisce gli esiti dell’incontro di lunedì scorso, 14 settembre, con il presidente di Unionfood Marco Lavazza (in rappresentanza anche delle altre due associazioni firmatarie dell’accordo, Assobirra e Ancit) ed al contempo, chiede di convocare una riunione per il 5 ottobre con le medesime dieci associazioni.
La proposta di Bonomi è di “discutere le iniziative e le soluzioni possibili per le imprese del settore”. Chiara invece l’intenzione del Presidente di Confindustria di politicizzare al suo interno la vicenda e rinviare ogni soluzione autonoma delle Federazione che possa portare ad una chiusura in tempi brevi della vertenza condivisa da tutti, fino al riconoscimento degli aumenti.
La volontà di Viale dell’Astronomia di alzare le barricate la si comprende da quanto scritto agli associati a proposito dell’incontro con Lavazza sottolineando tre importanti questioni: l’accordo del 31 luglio “non vincola, né giuridicamente né sindacalmente altri soggetti che non siano le associazioni firmatarie e le imprese loro associate”; “non può essere in alcun modo considerato il ccnl dell’intero settore dell’industria alimentare” e “non limita in alcun modo la libertà negoziale delle altre Associazioni del settore, nonostante alcune formulazioni contenute nei testi, e le dichiarazioni di parte sindacale lo lascino intendere”.
Fonte: Adnkronos