HomeEvidenzaScuola e sicurezza, il distanziamento termina il venerdì

Scuola e sicurezza, il distanziamento termina il venerdì

Si apre la settimana in cui le scuole di tutte le regioni riavvieranno l’attività didattica. Il 24 settembre tutti gli alunni e studenti dovranno quindi gettarsi alle spalle le vacanze estive, fatti salvi gli effetti dello sciopero proclamato proprio per le giornate del 24/25 settembre da alcune sigle sindacali di base (per approfondire clicca qui) che potrebbe in alcuni contesti scolastici addirittura posticipare al 28 settembre l’avvio delle attività.

La scuola riapre tra diverse regole regionali e nuovi obblighi per gli alunni, genitori e insegnanti. Riapre in nome del distanziamento e dell’allerta per lo svilupparsi di nuovi focolai di Covid19.

Mentre da un lato i genitori si combattono tra i rinvii delle aperture delle scuole, gli orari ridotti e le possibili conseguenze sul piano lavorativo di una quarantena domiciliare dei propri figli, e dall’altro il personale scolastico si affanna nell’applicare scrupolosamente i dettami dei Protocolli sicurezza anti-Covid19, tra mascherine, banchi e ingressi scaglionati, fino al punto da far rappresentare la scuola come un nonluogo dove limitare le occasioni di contatto, il fine settimana si conferma essere il solito momento di relax.

E così tutti gli sforzi profusi per continuare a osservare il distanziamento tra parenti e amici, e nelle ore trascorse a scuola, scoppiano e si disperdono nell’aria come una bolla di sapone.

Una nostra lettrice ci ha inviato questa foto che ritrae bambini accompagnati da genitori intenti a ballare e giocare tutti ammassati in un luogo pubblico, di domenica pomeriggio. Probabilmente le misure di sicurezza non sono state rispettate, ma non ci interessa tanto sottolineare questo aspetto, quanto piuttosto che immagini come queste dimostrano che il distanziamento a scuola, così come prescritto dai vari Protocolli sulla sicurezza è sostanzialmente inapplicabile perchè i bambini e i giovani sono emotivamente spinti verso l’incontro e la socializzazione.

Dunque per la gestione dei contagi nelle scuole, come negli altri luoghi di incontro e di lavoro, la differenza non la fanno le regole ferree di chi vorrebbe realizzare tamponi una volta al mese (a chi poi? al solo personale docente? e i frequentatori della scuola no?) oppure l’installazione di termo-scanner per la rilevazione della temperatura agli ingressi. La vera differenza la fa il buon senso che guida le persone e la volontà di cambiare, almeno temporaneamente, stile di vita.

Otello Bianchi

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