Dopo l’intervento dei sindacati della scuola di alcuni giorni fa, con cui hanno chiesto il rinvio del concorso dei precari per 32 mila cattedre in programma tra il 22 ottobre e il 9 novembre, arrivano anche le critiche di una parte della stampa.
E’ il manifesto in edicola a denunciare in quale situazione si svolgerà questo concorso, nei giorni in cui i contagi stanno crescendo esponanzialmente, e utile ad attribuire i vincitori una cattedra solo dal 2021, continuando fino ad allora ad essere precari.
“Chi sta lavorando; si trova in quarantena o in ospedale; preferisce non correre rischi, – si legge sul giornale “comunista” – ora corre il rischio di mancare un’occasione. Per di più non è stata prevista una prova suppletiva per chi è impossibilitato a partecipare alle prove. Un caso unico”.
E ancora:
“Il fanatismo ideologico che ha portato il governo, e la sua maggioranza, a organizzare una simile prova nel corso di una pandemia è ancora più increscioso in un momento in cui lo stesso governo sollecita i cittadini ad essere “responsabili”. Per i precari della scuola questa legge non vale: devono correre il rischio di contagiare e contagiarsi. E, in più, non possono fare valere i propri diritti“.
(Nella foto la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina)