Roma, 25 ottobre – “È sempre più necessario che il Presidente del Consiglio Conte convochi al più presto il sindacato per affrontare con responsabilità il tema delle conseguenze economiche ed occupazionali che l’aggravarsi della pandemia sta provocando in tanti settori produttivi”. Ha sottolineato questa mattina la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Di fronte ad un escalation così grave della pandemia occorre il massimo senso di responsabilità da parte del Governo e delle forze sociali. Occorre ricercare un accordo serio sia sulla durata della cassa covid, sia per confermare, anche per una parte del 2021, il blocco dei licenziamenti, in modo da dare serenità al mondo del lavoro ed alle famiglie italiane. Con questo clima sociale di massima apprensione per l’estendersi dei contagi, sarebbe un disastro, una miscela esplosiva, ridurre la durata del blocco dei licenziamenti e non avere la garanzia di mantenere il lavoro per tante lavoratrici e lavoratori anche nei prossimi mesi. Per questo ci appelliamo al buon senso del presidente del Consiglio Conte per un incontro urgente e chiarificatore a Palazzo Chigi per affrontare insieme anche il tema del miglioramento della Legge di bilancio, l’adozione senza indugi del Mes e delle priorità per l’utilizzo delle risorse europee del Recovery fund”.
“Sono giuste e doverose le nuove misure varate dal Governo ma ora e’ necessario e urgente un confronto con il Presidente Conte per discutere le giuste tutele per i lavoratori, la durata della cassa Covid e del blocco dei licenziamenti. Nessuno oggi deve essere lasciato da solo”
Un dpcm necessario, secondo quanto hanno dichiarato unitariamente i Segretari generali di Cgill Cisl Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri, “che interviene su attività già duramente colpite nella prima prima fase della pandemia”. Per i sindacati “è ancora più urgente sancire la certezza di provvedimenti comprensivi di ulteriori 18 settimane di cassa covid, per la tutela del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori di tutti i settori, e il conseguente blocco dei licenziamenti”.
“Abbiamo chiesto un incontro al presidente del Consiglio, ma ad ora non abbiamo ancora ricevuto alcuna convocazione da parte del governo”, aggiungono i tre segretari generali.
“La tutela del lavoro, insieme a quella della salute, è oggi indispensabile per la tenuta della coesione sociale, del nostro tessuto democratico e dell’economia. Siamo pronti se necessario a sostenere tutto ciò con la mobilitazione”, concludono Landini, Furlan e Bombardieri.
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Fonte: cisl.it