Le posizioni in campo sono chiare. I sindacati chiedono la proroga del blocco dei licenziamenti fino a giugno 2021, anche se nei giorni scorsi avevano ipotizzato anche marzo 2021, mentre il Governo, consapevole che le imprese non sopporterebbero un’ulteriore lunga proroga, per ora conferma quanto già cristallizzato nel Decreto Ristori: 31 gennaio 2021.
Ci sarebbe una “variabile” che però pesa sul tavolo governativo, lo sottolinea oggi il quotidiano La Stampa in edicola:
“Nell’incontro di ieri i sindacati hanno chiesto di prolungare questo stato di cose fino a giugno 2021, quando realisticamente l’emergenza sarà alle nostre spalle. Per far capire che fanno sul serio ed evidentemente preoccupati dal clima delle piazze, le sigle hanno minacciato lo sciopero”.
Dunque Cgil, Cisl, Uil avrebbero brandito l’arma dello sciopero, per far cambiare idea al Governo e convincerlo a posizionarsi su “scadenze” più lunghe.
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