Nel mese di ottobre la Direzione aziendale Leonardo ha comunicato alle Segreterie nazionali Fim-Fiom-Uilm il rinvio di tutti gli incontri sull’integrativo di Gruppo previsti il 14-15-27-28 ottobre, motivando che era necessario da parte dell’Azienda un approfondimento con Federmeccanica, relativo all’interruzione della trattativa sul rinnovo del Ccnl dei Metalmeccanici per le prime due date e che il successivo rinvio era legato alla necessità di fare un approfondimento, rispetto all’evolversi e al peggioramento della pandemia Covid, con le Organizzazioni Sindacali nazionali nella giornata del 28 ottobre scorso.
Nella riunione di ieri del Comitato nazionale Covid (Direzione aziendale e Segreterie nazionali Fim-Fiom-Uilm) sono stati assunti impegni cogenti tra le Parti indicando, come riporta il verbale di riunione finale, la convocazione in tempi rapidi dei Comitati Covid di sito (HR-HSE e Rsu/Rls) volti ad affrontare i temi del distanziamento sociale e trovare soluzioni condivise in materia di modalità organizzative delle attività produttive (orari delle turnazioni e cambi turno), ambienti di lavoro (accessi, spogliatoi, locali mensa) e l’incremento della modalità smart-working sia nei numeri e sia nelle giornate per le figure remotizzabili, con criteri omogenei, trasparenti e non discrezionali.
A fronte di questo impegno anche da parte aziendale, nelle prossime ore le Rsu Fiom si attiveranno per avere incontri che trovino soluzioni condivise per aumentare il distanziamento sociale e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.
Purtroppo nella stessa giornata l’Azienda non ha indicato date per la ripresa della trattativa sull’integrativo Leonardo, ferma all’ultimo incontro del 1 Ottobre scorso.
Nel rispetto dei ruoli e delle decisioni delle Parti, come Fiom-Cgil riteniamo che questa scelta non sia neutra, si intreccia con la trattativa nazionale sul rinnovo del Ccnl, e lega il proseguimento dei due tavoli aperti ad un unico filo, al quale si aggiunge un quadro drammatico con la ripresa della pandemia del Covid-19.
La scelta aziendale appare chiara e nuova nelle sue modalità, in quanto mai prima d’ora la contrattazione nazionale sul rinnovo del Ccnl era stata un ostacolo al confronto sull’integrativo di Gruppo, ed aveva consentito la definizione già oggi di parti normative ed economiche erogate anticipatamente alla sottoscrizione finale dell’integrativo nella sua interezza.
Come Fiom-Cgil abbiamo ricordato che nell’ultimo incontro in plenaria tutte le Parti, compresa l’Azienda, avevano preso l’impegno di accelerare la ripresa della trattativa per chiudere l’integrativo entro l’anno in corso.
Pertanto abbiamo chiesto che vengano forniti da parte dell’Azienda tutti i testi sui capitoli mancanti della piattaforma unitaria per comprendere se esistono le condizioni per chiudere una trattativa che si prolunga ormai da troppo tempo.
Il riacutizzarsi della pandemia in corso non può essere un ulteriore ostacolo, insieme alla sospensione del tavolo nazionale sul Ccnl, nella discussione sull’integrativo di Gruppo, anzi come Fiom-Cgil riteniamo invece utile chiudere un capitolo importante per tutti i Lavoratori di Leonardo, per potersi concentrare al meglio su come gestire, in maniera condivisa e sostenibile, la crisi che ha colpito il settore dell’aerospazio, in particolare nel settore civile.
Questa situazione carica ulteriormente di importanza le iniziative prese unitariamente dalle Segreterie nazionali Fim-Fiom-Uilm rispetto al sciopero dello straordinario e delle flessibilità in preparazione del prossimo sciopero generale dei Metalmeccanici indetto per il 5 Novembre.
L’importanza di rinnovare il Ccnl con elementi certi per tutti i lavoratori metalmeccanici, a partire da aumenti salariali sui minimi congrui e significativi, è determinante anche per la ripresa della trattativa sull’integrativo Leonardo, che deve rimanere aggiuntiva a quanto previsto dal Contratto Nazionale dei Metalmeccanici.
Le iniziative già determinate sono l’appuntamento che impegna la Fiom-Cgil in un contesto unitario con Fim e Uilm, a far rivedere la posizione dell’Azienda che tende a unire i due tavoli, i quali sono legati da un unico elemento: la contrattazione di 2° livello (Integrativo di Gruppo) è reale e sostenibile se il Ccnl rimane il Contratto dei Metalmeccanici per tutti i lavoratori Metalmeccanici.
Le assemblee e le iniziative programmate per le prossime giornate, e il successivo sciopero generale dei Metalmeccanici del 5 novembre, saranno un segnale e una prima risposta importante di quanto il Ccnl sia legato all’Integrativo Leonardo e quanto sia importante rinnovare il Contratto nazionale dei metalmeccanici per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del nostro Paese.
Fiom nazionale
Roma, 29 ottobre 2020
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Fonte: fiom-cgil.it