L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con una circolare del 30 ottobre, punta ad una stretta sui Rider con un falso contratto di collaborazione etero-organizzata, che celano veri e propri rapporti di lavoro subordinato. L’obiettivo dell’Ispettorato – dopo la lettera del Ministero del Lavoro di fine settembre (clicca qui) – è “smontare“ il contratto pirata Assodelivery-UGL che non riconosce le tutele del lavoro subordinato ai ciclofattorini e attribuisce a questi una retribuzione a cottimo, cioè un compenso sulla base delle performance dei singoli.
Ne parla il quotidiano il manifesto in edicola oggi:
”Viene dunque smontata l’idea farlocca alla base del contratto Assodelivery-Ugl: l’appoggio da parte di quei rider che si vogliono lavoratori autonomi perché considerano fare il ciclofattorino «un lavoretto». La circolare spiega che un contratto nazionale non può regolare solo questa fattispecie e che i rider sono da considerare tutti lavoratori subordinati avendo diritto alle tutele e al salario deciso dalla legge del 2019. Ora vedremo che effetto avranno le ispezioni anche rispetto alle denunce per estorsione nei confronti di Deliveroo per la mail ricatto ai rider presentata in molte procure”.
Secondo l’Ispettorato del Lavoro occorre verificare caso per caso e far applicazione di quanto sostenuto anche dalla Corte di Cassazione “la sussistenza di una etero-organizzazione non determina quindi una riqualificazione del rapporto di lavoro autonomo o parasubordinato in lavoro subordinato, fatte salve ovviamente le ipotesi in cui la etero-organizzazione sconfini in una vera e propria etero-direzione”.
LEGGI ANCHE:
Rider, «Accordo Ugl»: mancano ferie, malattia, tredicesima. Al via le proteste
Accordo Rider, UGL: ciclofattorini non volevano diritti del lavoro subordinato [L’INTERVISTA]
Rider, è sciopero: ecco la giornata senza consegne [il manifesto]