Se la situazione dei pagamenti della Cig Covid19 per le imprese tenute alla contribuzione ai sensi del d.lgs. 148/2015 è critica, quella della Cig in deroga, a beneficio di lavoratori dipendenti di imprese soprattutto del commercio non coperte da garanzie di integrazione salariale, è drammatica.
Un’inchiesta del quotidiano la Repubblica in edicola oggi mette in luce una lunga fila di ritardi:
“aspettano di essere esaminate ancora 27 mila domande (95 mila lavoratori) riferite al primo decreto legge di emergenza, il Cura Italia del 17 marzo che ha introdotto le prime 18 settimane di Cig Covid”.
Ma in numeri si moltiplicano se si guarda anche alle domande giacenti riferite “ai decreti successivi (Rilancio e Agosto), quando la gestione fu tolta alle Regioni per passare all’Inps: 67 mila domande in attesa (229 mila beneficiari)”.