Roma, 10 novembre 2020 – “Col massimo rispetto per chi ha fatto scelte diverse, parlare di un contratto poco chiaro, tanto da aver bisogno di una nota illustrativa del Ministero, è una forzatura polemica tanto gratuita quanto priva di alcun fondamento. È sempre accaduto infatti, come prassi ordinaria, che l’Amministrazione trasmetta un contratto integrativo accompagnandolo con indicazioni applicative. Lo ha fatto anche in questa occasione, ma proprio per essersi discostata dai contenuti del CCNI abbiamo chiesto – e ottenuto – una nuova circolare, che servisse a puntualizzarne alcuni aspetti, d’intesa con i firmatari, su una materia per molti versi nuova come quella disciplinata attraverso il negoziato.
La firma di un contratto di cui per mesi abbiamo sottolineato l’urgenza ha certamente consentito un riavvio delle relazioni sindacali; un fatto di per sé positivo per tutti, dunque, non solo per le sigle firmatarie. Non a caso la CISL Scuola, nella lettera con cui invitava il Ministero a chiarire alcuni passaggi della nota diffusa il 26 ottobre, ha chiesto che tutte le sigle che avevano preso parte alla trattativa fossero coinvolte in un confronto su altre problematiche che vanno oltre l’ambito del negoziato e investono i temi ripresi poi nella dichiarazione congiunta.
Per quanto ci riguarda, quella dichiarazione costituisce un naturale sviluppo del tavolo negoziale, durante il quale era stava posta la necessità di allargare il confronto a un arco più vasto di problematiche su cui concentrare l’attenzione e l’impegno, valorizzando le sedi partecipative a ogni livello, da quello nazionale a quello delle relazioni sindacali in ogni singola scuola. Abbiamo in sostanza costruito le condizioni per affrontare con la massima efficacia una fase quanto mai complessa per la scuola e pe
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Fonte: cisl.it