Allo scopo di contenere gli effetti generati dall’emergenza sanitaria da Covid-19 il Governo ha voluto inserire una serie di specifiche agevolazioni per le aziende del Mezzogiorno, come ad esempio un esonero contributo, ovvero uno strumento di decontribuzione. Dal testo, non ancora definitivo, della bozza della Manovra per il 2021 sono previsti 243 articoli, suddivisi in 21 capitoli: dal blocco licenziamenti, al rinnovo della CIG, nuovi fondi per il reddito di cittadinanza e, appunto, gli sgravi per il sud.
Si tratta di un “esonero contributivo del 100%, per un massimo di tre anni, nel limite di 6mila euro, per le assunzioni stabili (compreso l’apprendistato) di giovani con meno di 36 anni. La durata dello sgravio totale si allunga a 4 anni per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna”. Lo specifica Il Sole 24 Ore in edicola oggi.
Inoltre, secondo quanto riportato dal quotidiano, la bozza conferma la proroga dello sgravio contributivo del 30% per gli occupati nel Mezzogiorno (lavoratori già in forza), insieme alla conferma della stabilizzazione dal 2021 del taglio del cuneo fiscale anche per i redditi da lavoro dipendente della fascia compresa da 28mila a 40mila euro.