“E’ partita questa mattina alla Weber-Marelli di Bologna la prima delle assemblee nell’ambito della campagna lanciata dalla Fiom per il rilancio del settore automotive per la salute, l’occupazione e l’ambiente. Una campagna, rivolta ai lavoratori degli stabilimenti FCA, CNHi, Magneti Marelli e delle aziende della componentistica, per rimettere al centro il settore con una serie di proposte e per ottenere dal governo l’avvio di un tavolo negoziale.
In due anni, solo a Bologna, Marelli ha perso oltre 200 posti di lavoro tra lo stabilimento di Bologna (-140) e quello di Crevalcore (-80), se consideriamo solo i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, e oltre 250 se aggiungiamo anche i lavoratori somministrati e consulenti nei reparti di R&D. A questo si aggiunge un significativo ricorso agli ammortizzatori sociali che si preannuncia anche per il prossimo anno. Oggi l’azienda soffre sul settore powertrain tradizionale e perde importanti commesse sull’elettrico in favore di altri paesi europei. È necessario quindi aprire un confronto sul piano industriale ed occupazionale che rilanci gli stabilimenti e intervenga sull’organizzazione del lavoro per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
La campagna di assemblee prosegue domani allo stabilimento Marelli di Crevalcore. E venerdì allo stabilimento FCA di Cassino, dove i volumi produttivi delle Alfa non hanno raggiunto la piena occupazione ed è progressivamente aumentato il ricorso agli ammortizzatori sociali.
Sono in programma ulteriori iniziative nell’ambito della campagna di assemblee nelle prossime settimane”.
Lo dichiara Simone Marinelli, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil
Roma, 18 novembre 2020
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Fonte: fiom-cgil.it