Nuovi sostegni alle categorie dello Spettacolo e del Cinema, tra le più duramente colpite dalla crisi e dai provvedimenti governativi che hanno sancito la chiusura delle attività economiche.
Lo ha comunicato oggi il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini inaugurando il Tavolo permanente per l’Emergenza Covid19.
Alla riunione hanno partecipato organizzazioni sindacali in rappresentanza di imprese e lavoratori delle filiere del Teatro, Musica, Opera, Spettacoli dal vivo, Cinema, esercenti cinematografici.
Fonti sindacali ci rivelano che l’intervento del Ministro è stato molto propositivo e che sono state fatte aperture in entrambe le direzioni del mondo dell’economia del Cinema e Spettacolo.
Franceschini ha annunciato che con il Decreto Ristori quater e con la Legge di Bilancio arriveranno i primi provvedimenti a favore dei soggetti finora esclusi dai ristori e nuovi provvedimenti a sostegno di coloro che hanno già ricevuto un aiuto, in particolare gli esercenti delle sale cinematografiche.
Per quanto riguarda i lavoratori dello spettacolo il Franceschini ha sottolineato che dall’inizio dell’emergenza ad oggi, tenuto conto che buona parte dei lavoratori del settore è escluso dalla cassa integrazione, sono stati previsti interventi di sostegno al redditto per circa 80 mila lavoratori attraverso i Bonus, che in una prima fase erano di 600 euro e poi sono passati a 1.000 euro con gli ultimi provvedimenti legislativi.
Secondo quanto rivelato in esclusiva a TuttoLavoro24.it da fonti sindacali presenti al tavolo ministeriale, sul Bonus 1.000 euro Franceschini si è soffermato ampiamente sottolineando che un’ulteriore indennità onnicomprensiva è stata prevista dal recente Decreto Ristori entrato in vigore il 29 ottobre e che un’altra mensilità di pari importo sarà prevista dal Decreto Ristori quater (che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri in calendario per il 27 novembre) che dunque si aggiungerà a quella introdotta a fine ottobre.
Sollecitato dalle organizzazioni sindacali Franceschini ha anche promesso di proseguire il suo confronto con Ministero del Lavoro e INPS al fine di eliminare quei paletti di accesso al beneficio dei 1.000 che continuano a tener fuori centinaia di migliaia di lavoratori, facendo in modo che rimanga come unico requisito la presenza di un contratto con l’azienda.
O.B.
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