Roma, 4 dicembre 2020. – “Le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti stanno chiedendo con forza il rinnovo dei contratti scaduti, alcuni anche da più di un anno: non è possibile che a fronte del loro impegno che anche durante i mesi peggiori della pandemia non è venuto mai meno, le associazioni datoriali e le aziende non sentano la stessa urgenza verso i necessari rinnovi. Soprattutto quando si tratta di settori che hanno beneficiato di finanziamenti e ristori”. Così dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, nel corso del Consiglio generale della Fit-Cisl Toscana, che si è svolto in videoconferenza, e che prosegue: “Attività marittime, Logistica-Trasporto merci-Spedizione, Mobilità/Attività ferroviarie e Tpl, Porti, Servizi ambientali, Trasporto aereo sono solo alcuni dei tanti contratti scaduti di cui non si comprende il ritardo nel rinnovo. A peggiorare il negoziato per il rinnovo del contratto degli Autoferrotramvieri e Internavigatori è anche l’eccessiva frammentazione e il nanismo aziendale che affligge da sempre il settore: si contano circa 1.200 aziende sparse per l’Italia, alcune talmente piccole che non riescono a fare sistema e investimenti, per cui è necessario e non più rinviabile che il Ministero dei Trasporti apra un tavolo per riformare il settore.
A questo proposito è stata positiva l’apertura alle aziende private di trasporto pubblico e dei bus turistici per rafforzare il trasporto pubblico locale in modo da aumentare i mezzi in circolazione nelle ore di punta e diminuire il rischio di assembramenti e quindi di contagi. Ora va fatta una scelta analoga per il trasporto ferroviario: si usino per rafforzare il trasporto pendolari nelle ore di punta i treni ad alta velocità e quelli per il trasporto passeggeri a lunga percorrenza attualmente fermi per scarsità di passeggeri dovuta ai provvedimenti anti Covid.
Un’altra forte richiesta che viene dalle lavoratrici e dai lavoratori dei trasporti è quella di una maggiore attenzione a salute e sicurezza: sono ancora troppi gli incidenti sul lavoro e questo non è ammissibile. Anche qui serve un intervento di tutti gli stakeholder del settore perché rafforzino le misure vigenti e ne individuino di nuove, più stringenti a partire da una campagna straordinaria su salute e sicurezza sul lavoro.
Conclude il Segretario generale: “Sempre sul tema salute e sicurezza, non è più rinviabile fare un checkup al “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid–19 nel settore del trasporto e della logistica” firmato lo scorso 20 marzo presso il Ministero dei Trasporti: va infatti aggiornato alle nuove condizioni di trasporto di merci e passeggeri basate su una ancora lunga convivenza con il virus: le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti continueranno a osservare scrupolosamente tutte le regole e gli accorgimenti per contrastare il contagio.
Aggiungiamo alle criticità anche il tema dello stallo nelle nomine per le aziende partecipate dallo Stato: privare aziende strategiche, come ad esempio quelle del gruppo Fs, di manager chiave le rallenta proprio in un momento come questo in cui ognuno deve fare la propria parte per la ripartenza economica del paese. Anche questo ritardo non è più sostenibile per cui confidiamo una rapida soluzione del problema”.
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Fonte: cisl.it