Nei giorni scorsi TuttoLavoro24.it ha segnalato il caso dei lavoratori assunti dopo il 13 luglio e il cui contratto scadeva entro l’8 novembre, ai quali il Decreto Ristori quater non ha esteso la Cassa integrazione.
In attesa che la questione venga risolta dallo stesso Governo – occorre infatti una legge per dare la copertura dell’ammortizzatore sociale a questi lavoratori – come verranno gestite le situazioni come queste?
Una risposta alla nostra domanda ce la offre Ipsoa Quotidiano in cui si legge:
“In questi casi un lavoratore che si sia trovato sospeso dal lavoro, e non avendo più ferie maturate, si troverebbe in una condizione critica unitamente al datore di lavoro. Il secondo, invocando un’impossibilità sopravvenuta alla prestazione, potrebbe omettere l’erogazione della prevista retribuzione, aprendo un’inevitabile contenzioso con lo stesso lavoratore”.
A quali settori appartengono questi lavoratori? La risposta ce la offre ancora una volta Ipsoa Quotidiano:
“Si tratta per lo più di lavoratori del settore ricettivo di tutte le attività ad esso collegato, come le pulizie per appalto oppure la ristorazione, aziende che dal periodo estivo stavamo procedendo con nuove assunzioni a termine e nuove progettualità e che sono state bloccate dal Dpcm di chiusura del 24 ottobre“.
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