Ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di importo non superiore a 28 mila euro è riconosciuto un Bonus fiscale di 100 euro al mese (ex Bonus Renzi più 20 euro), per un totale di 600 euro nel 2020 (DL 3/2020). Nel 2021 il trattamento fiscale è pari a 1.200 euro, 100 euro al mese.
Questo Bonus fiscale spetta anche ai soggetti cosiddetti incapienti? Vale a dire coloro che non possono fruire di una detrazione fiscale in quanto l’imposta Irpef prodotta dai redditi percepiti è già annullata da altre detrazioni fiscali. In altri termini: spetta anche ai lavoratori che hanno percepito la Cassa integrazione (cig, cig in deroga) o assegno ordinario (Fis, Fsba, Formatemp) e che hanno visto una sostanziale abbassamento del loro reddito fino ad arrivare alla soglia di incapienza?
La Circolare n. 29 dell’Agenzia delle Entrate, tra le varie questioni affrontate, non ha lasciato inesplorato questo aspetto e ha confermato che il Bonus fiscale spetta anche ai lavoratori in cassa integrazione/assegno ordinario. Inoltre, ha chiarito che se il lavoratore che ha percepito l’indennità di cassa integrazione Covid19 dovesse avere un reddito incapiente, il sostituto di imposta dovrà comunque riconoscere il bonus fiscale e il trattamento integrativo (100 euro al mese) per l’anno 2020 – anche in sede di conguaglio – tenendo conto della retribuzione effettivamente percepita, con decorrenza 1° luglio.
Per visualizzare la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 29/2020 clicca qui.
V.G.
