Bologna, 15 dicembre 2020. Lunedì 14 dicembre 2020 tra Fim, Fiom, Uilm Emilia-Romagna e Cna, Confartigianato Emilia-Romagna, Claai, Casartigiani è stata firmato (con riserva da parte di Fim, Fiom e Uilm) l’accordo dirinnovo del Contratto Collettivo Regionale di Lavoro del settore artigiano metalmeccanico, checonsta di circa 50 mila addetti.Un risultato importantissimo e ricercato ormai da troppi anni. Il precedente contratto, infatti, quellotuttora vigente, risale al 2001.Dopo l’accordo interconfederale regionale del settembre del 2017, che ha definito il welfarecontrattuale con prestazioni a favore di lavoratori e lavoratrici ed delle imprese, i metalmeccanicisono stati impegnati in una lunga e difficile trattativa al fine di raggiungere, anch’essi, il diritto alletutele della bilateralità senza, però, rinunciare al premio consolidato definito dall’accordo del 2001.Il risultato ottenuto è estremamente importante anche perché raggiunto in un contesto critico allaluce dell’emergenza determinata dalla pandemia.È già iniziata la fase di presentazione e consultazione dei lavoratori sull’ipotesi di accordo,terminata la quale, il 22 gennaio 2021, ad auspicato esito positivo della stessa, verrà sciolta lariserva e l’accordo diverrà a tutti gli effetti in vigore a partire da gennaio 2021.La determinazione e coerenza di Fim, Fiom e Uilm, insieme alle tre confederazioni Cgil, Cisl e Uilche hanno sostenuto le rispettive categorie e contribuito al buon esito del lungo percorso diconfronto con le controparti, ha permesso di garantire nuove tutele ai lavoratori ed alle lavoratrici,ancor più importanti in una fase di crisi come quella attuale, senza fare scambi impropri con ilsalario consolidato. E questo a confermare una logica che definisce come il welfare contrattuale puòessere complementare e non sostitutivo.Fim, Fiom e Uilm Emilia Romagna, unitamente a Cgil Cisl Uil Emilia Romagna, esprimono grandesoddisfazione per l’accordo sottoscritto, perché si rafforzano e si consolidano le RelazioniIndustriali nel comparto Artigiano e viene rilanciata la bilateralità come strumento per generarepolitiche a sostegno di un comparto che in regione occupa 140 mila addetti, in circa 33.000 imprese.
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Fonte: cisl.it