Il Fondo Nuove Competenze con uno stanziamento di 730 milioni di euro va a finanziare la formazione continua dei lavoratori durante l’orario di lavoro. Un modo per far risparmiare le aziende sul costo del lavoro e al tempo stesso arricchire le competenze dei lavoratori.
Ma il sistema di accesso al Fondo favorisce le piccole imprese? Sulle colonne del Corriere della Sera in edicola oggi si mettono in evidenza i numeri dei lavoratori che finora stanno beneficiando del Fondo:
“I primi gruppi a farsi avanti sono stati Vodafone e Tim. C’è il rischio che le piccole-medie aziende siano penalizzate? La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (foto), che ha voluto il fondo poi istituito tramite il Decreto Rilancio, risponde con i dati relativi alle domande arrivate finora. In dettaglio: più di 47mila lavoratori hanno già avuto accesso al fondo (di questi, circa 6 mila Vodafone e 37.500 Tim, ndr) per un totale di oltre 4,3 milioni di ore di formazione. Il 43% delle aziende che lo hanno attivato ha meno di 50 dipendenti; il 62% meno di 150 (ivi comprese le precedenti)”.
Dunque mentre la Catalfo sostiene che non vi è alcuno squilibrio a favore della grande impresa i numeri parlano chiaro: su 47.000 lavoratori che stanno accedendo al beneficio, solo 4.500 sono dipendenti delle piccole imprese.