Se da un lato il premier Giuseppe Conte e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina spingono per la riapertura di licei e istituti il 7 gennaio 2021, dall’altro continuano a pesare i numeri di contagio da Covid-19 che non accennano a diminuire. Non solo, rimane attuale il problema dei trasporti, che il governo ha delegato ai Prefetti.
Ce ne parla Il Sole 24 Ore, in edicola oggi:
“In molti casi si è ancora al conteggio della popolazione scolastica che utilizza i mezzi pubblici. In altri si insiste sullo scaglionamento degli studenti su due turni sia per le entrate che per le uscite a distanza di almeno 90 minuti”.
Da un punto di vista sanitario, si è ancora “in attesa di capire se la richiesta di viale Trastevere di avere una corsia preferenziale per i tamponi sarà accolta”.
Nell’attesa di trovare delle soluzioni, dunque, una cosa risulta chiara, occorre sciogliere il ”nodo” dei trasporti per attuare le indicazione del Dpcm 3 dicembre e quindi riaprire il 7 gennaio:
“Se i trasporti non sono in grado di reggere il volume di traffico degli studenti e le scuole sono costrette a differenziare gli orari di ingresso e di uscita […] è impossibile rispettare il criterio del 75% in presenza”.
Erica Zamò