Dopo l’ok della Camera alla Legge di Bilancio arriverà il via libera del Senato. Tra i provvedimenti che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2021 c’è il rifinanziamento dell’Assegno di ricollocazione (Adr) che ora viene destinato anche ai disoccupati e cassintegrati e non solo ai soli percettori del Reddito di Cittadinanza.
Ne parla Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“con la legge di Bilancio è rivolto anche ai disoccupati percettori di Naspi e Discoll da almeno 4 mesi, ai lavoratori collocati in Cig per cessazione d’attività, o in Cigs a seguito di accordo di ricollocazione (come previsto dalla legge di Bilancio del 2018). L’assegno va utilizzato presso i centri per l’impiego o le agenzie per il lavoro accreditate, che vengono remunerati quando la persona viene assunta, (l’importo varia da 250 euro a 5mila euro, in base alla tipologia di contratto e alla difficoltà di collocare il soggetto). Le Agenzie per il lavoro si sentono tagliate fuori dalla norma, frutto di un compromesso tra il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e il Pd che aveva proposto di riconoscere il 40% del voucher per il processo di profilazione e accompagnamento al lavoro e il 60% a risultato”.