La Legge di Bilancio per il 2021 ha riconfermato per un anno l’Ape sociale. La misura sarà molto utile soprattutto a quei lavoratori che in questa fase di emergenza epidemiologica hanno chiesto di essere inquadrati come “lavoratori fragili”.
Lo sottolinea il quotidiano la Repubblica in edicola oggi:
“prosegue come l’abbiamo conosciuto in questi anni. Nel 2021 disoccupati, invalidi, caregivers possono uscire a 63 anni con 30 di contributi: ricevono un anticipo che si chiama Ape fino al raggiungimento del requisito per la pensione di vecchiaia. Mentre chi ha lavorato in mansioni particolarmente gravose – dettagliate in elenchi per la verità non esaustivi e mai rivisti, nonostante contraddizioni tra esclusi e inclusi – può lasciare a 63 anni con 36 di contributi”.