Tra il personale sanitario vi sono molti che hanno dichiarato di non volersi sottoporre al vaccino. A livello nazionale si tratta mediamente del 20% tra medici e infermieri. Una percentuale che preoccupa che il Ministero della Salute che intende porre dei rimedi affinchè queste scelte non penalizzino gli sforzi finora compiuti per rientrare gradualmente nella normalità.
Il problema si pone per ora solo con riguardo al personale sanitario, il primo in lista nel piano vaccinale stilato dal Governo, ma che successivamente interesserà anche altri ambiti lavorativi.
Ecco allora che inizia a prende piede l’idea di stabilire l’obbligatorietà del vaccino o un sistema che offra maggiori liberà a coloro che accetteranno di sottoporsi al vaccino.
Ne parla il quotidiano Il Mattino di oggi in edicola che oltre a mettere in evidenza le proposte di Matteo Renzi di prevedere un «elenco di chi si vaccina» e un «braccialetto» per i vaccinati, riporta come anche il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri sia favorevole ad una spinta verso la vaccinazione:
“I governatori leghisti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, propongono l’istituzione di un «passaporto sanitario». Idea che il sottosegretario Sileri riprende, ma non solo per viaggiare in aereo o alloggiare in hotel, ma anche «per svolgere diversi tipi di attività» dove potrà essere «richiesto comprovare l’avvenuta somministrazione del vaccino»”.
Dunque sull’obbligatorietà del vaccino spingono da più parti del mondo politico. Le dichiarazioni raccolte dal quotidiano napoletano si aggiungono all’«adesione politica» della Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa riportate dalla stampa di ieri (clicca qui) ma anche da Silvio Berlusconi. Contraria alla obbligatorietà è la Ministra della pubblica Amministrazione Fabiana Dadone (per approfondire clicca qui).