“La Presidenza del Consiglio dei ministri dovrà consegnare al Tar del Lazio una sintetica relazione per chiarire le evidenze scientifiche alla base dell’imposizione dell’uso della mascherina anche durante l’orario scolastico per i bambini fra i 6 e gli 11 anni”.
Lo riferisce un dispaccio Ansa a proposito di una decisione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio presa nell’ambito di un ricorso proposto contro il Dpcm del 3 dicembre scorso.
Da quanto si apprende, secondo i soggetti ricorrenti in giudizio, il Dpcm sarebbe illegittimo nella parte in cui “non prevede l’esenzione o le circostanze di esenzione per i minori infradodicenni come previsto dalle indicazioni internazionali Oms e Unicef”.
MASCHERINA A SCUOLA: ORDINANZA TAR LAZIO
Con ordinanza n. 7468 pubblicata lo scorso 4 dicembre il Tribunale amministrativo del Lazio (per scaricarla clicca qui) si era già pronunciato sulla questione dell’obbligo della mascherina, “bacchettando” il Governo poichè – si legge tra le motivazioni – «dal DPCM impugnato non emergono elementi tali da far ritenere che l’amministrazione abbia effettuato un opportuno bilanciamento tra il diritto fondamentale alla salute della collettività e tutti gli altri diritti inviolabili, parimenti riconosciuti e tutelati dalla costituzione, fra cui primariamente il diritto alla salute dei minori di età ricompresa fra i 6 e gli 11 anni, sì da poter connotare di ragionevolezza e proporzionalità l’imposizione a questi ultimi dell’uso di un dispositivo di protezione individuale in modo prolungato e incondizionato, anche “al banco” e con distanziamento adeguato ».
In riferimento all’obbligo di mascherina per i bambini della scuola primaria (under 12), il TAR del Lazio sostiene che nei provvedimenti del premier Conte è assente « specifica istruttoria [basata] sulla “situazione epidemiologica locale” di ciascuna regione, sul “contesto socio-culturale” in cui i bambini vivono, come suggerito dal CTS nel verbale n. 104».
MASCHERINA A SCUOLA: MOTIVI RICORSO TAR LAZIO
L’ordinanza del 4 dicembre 2020 del TAR arrivava a seguito del ricorso di un genitore di un minore che denunciava ai Giudici il manifestarsi di “fenomeni di difetto di ossigenazione per uso prolungato della mascherina chirurgica durante l’orario scolastico da parte del figlio”.
MASCHERINA A SCUOLA: COSA DICONO OMS E UNICEF
Va ricordato che alcuni mesi fa l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’UNICEF (il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) a proposito dell’uso della mascherina da parte dei bambini al di sotto dei 12 anni, ed in particolare tra i 6 e gli 11 anni, hanno detto che non ci deve essere un mero obbligo da parte delle Autorità bensì una decisione che va adeguatamente motivata anche sulla base delle caratteristiche soggettive del bambino, del contesto in cui vive e agisce, e dei fattori di rischio.
In altre parole anche nel contesto scolastico occorre valutare questi aspetti (fonte: www.who.int):
“Se c’è una trasmissione diffusa nell’area in cui risiede il bambino
La capacità del bambino di utilizzare in modo sicuro e appropriato una maschera
Accesso alle maschere, nonché riciclaggio e sostituzione di maschere in determinati contesti (come scuole e servizi di assistenza all’infanzia)
Adeguata supervisione di un adulto e istruzioni al bambino su come indossare, togliere e indossare in sicurezza le maschere
Potenziale impatto dell’uso di una maschera sull’apprendimento e sullo sviluppo psicosociale, in consultazione con insegnanti, genitori / tutori e / o operatori sanitari
Impostazioni e interazioni specifiche che il bambino ha con altre persone ad alto rischio di sviluppare malattie gravi, come gli anziani e quelli con altre condizioni di salute sottostanti“.
