Roma, 7 gennaio 2021 – Sono numerose le misure dedicate alla casa contenute nella legge di bilancio appena approvata dai due rami del parlamento. Il Sicet Cisl ha realizzato un dossier dei principali provvedimenti. Si parte con il comma 733 che incrementa di 50 milioni il Fondo Morosità Incolpevole previsto per il 2021. Il comma 595, con riferimento al periodo d’imposta 2021, limita l’applicabilità della cedolare secca del 21%, già prevista per le locazioni brevi di durata inferiore ai 30 giorni, soltanto ai casi in cui vengano destinati a questa tipologia di locazione non più di quattro appartamenti nel corso dell’anno e ciò indipendentemente dal fatto che si tratti di locazioni stipulate direttamente dal locatore o effettuata tramite intermediari o portali. Nella legge di bilancio (comma 381) il parlamento ha raddoppiato lo stanziamento già previsto dall’articolo 9 quater del decreto legge 137/2020 (Decreto Ristori) per la concessione di contributi per la riduzione del canone di immobili ubicati in Comuni ad alta tensione abitativa e locati ad uso abitativo primario. Il contributo – spiegano i tecnici del Sicet Cisl – dovrebbe corrispondere al 50% per cento della riduzione del canone entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore, ma non va dimenticato che i contributi potrebbero soggiacere ad una decurtazione proporzionale in relazione alle domande presentate qualora le risorse stanziate per il 2021 non saranno sufficienti a coprire l’intera spesa. Molto ricco e articolato è il capitolo dei bonus. Con il comma 66 è stato prorogato fino al 30 giugno 2022 il superbonus del 110% con l’estensione alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 purché alla data del 30 giugno sia stato completato almeno il 60% dei lavori. Per gli ex-IACP, gli enti e società che sono subentrati ai vecchi Istituti autonomi case popolari, il superbonus è stato esteso fino al 30 giugno 2023 purché al 31 dicembre 2022 sia stato completato almeno il 60% dei lavori. Sempre in tema di bonus edilizi, i commi 58 e seguenti della legge di bilancio prorogano fino al 31 dicembre 2021 gli incentivi già previsti, vale a dire il sismabonus (50%), l’ecobonus per l’efficientamento energetico (dal 50% al 65%), l’ecosismabonus (85%), il bonus facciate (90%), lo sgravio per i lavori di ristrutturazione edilizia in genere (50%) e quello per gli interventi sulle parti comuni dei condomini (dal 65% al 75%), il green bonus per il rinverdimento delle superfici (36%). “Nel complesso si tratta principalmente di misure anticicliche per il rilancio dell’attività edilizia, sia pure coniugate con indiscutibili obiettivi di riqualificazione di un patrimonio immobiliare inadeguato e vetusto nell’ottica della sostenibilità ambientale”, è il commento del segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico, secondo cui “le misure contenute nella legge di bilancio sono comunque insufficienti per dare una risposta strutturale all’emergenza abitativa, specie nelle aree a forte densità. Prendiamo atto di un orientamento assunto da governo e parlamento che supera la logica dei tagli degli anni passati, ma resta molto da fare per soddisfare le nostre storiche rivendicazioni, come il rifinanziamento corposo e strutturale dell’edilizia pubblica a canone sociale, la riforma legge 431/98 in direzione di un sostanziale rafforzamento della contrattazione sindacale di settore e interventi per prevenire gli sfratti, a partire da una riforma del fondo per il sostegno degli affitti che deve essere stabile nel tempo, più corposo in termini di risorse e con procedure rapide”, conclude Falotico. (l.can.)
Continua a leggere qui
Fonte: cisl.it