“Si è svolto oggi presso la sede di Confindustria a Roma un incontro preliminare con ArcelorMittal e Invitalia, in cui ci sono state presentate le linee guida per il piano industriale 2021-2025 frutto dell’accordo con il Governo.
Nel corso dell’incontro è stato deciso di avviare una serie di approfondimenti nei singoli stabilimenti in attesa del pronunciamento dell’Antitrust Europeo, previsto per il 10 febbraio, fermo restando che la trattativa resta di titolarità nazionale.
Le linee guida presentate oggi e i risultati del 2020 si collocano all’interno di una strategia che dovrebbe fare del 2021 un anno di svolta per il gruppo siderurgico. In realtà ci sono molti elementi di inderminatezza ed anche di contraddizione con l’azzeramento degli investimenti in manutenzione ordinaria e straordinaria di questi mesi che ha reso le condizioni di sicurezza negli stabilimenti particolarmente difficili. Oggi si è verificato un altro incidente nello stabilimento di Genova in cui si è staccato una lamiera di rivestimento della parete superiore di un capannone.
La prospettiva di un piano industriale che si allunga fino al 2025 e che prevede molta cassa integrazione e nessun vincolo occupazionale in grado di riassorbire l’insieme della forza lavoro, compresi coloro che sono ancora in amministrazione straordinaria, rappresenta per noi un’ipotesi che deve essere cambiata.
È evidente che per quanto ci riguarda l’obiettivo della trattativa non può che essere quello di confermare gli obiettivi e i vincoli occupazionali sanciti dall’accordo sindacale del 2018 firmato dalle parti e dal Governo”.
Lo dichiara Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 12 gennaio 2021
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Fonte: fiom-cgil.it