Si sta definendo il Decreto Ristori 5. Obiettivo del Governo è superare il meccanismo attuale che fino ad ora ha erogato indennizzi legati alle perdite di aprile e ha escluso quei soggetti che non sono stati colpiti direttamente dalle chiusure e dalle limitazioni di orario, ma che hanno visto comunquq crollare il proprio fatturato perché collegati alle stesse filiere.
Sul punto si sofferma Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“L’idea alla base della «perequazione» è quella di allargare a una base almeno semestrale il parametro di calcolo della perdita di fatturato su cui calibrare gli assegni statali, oltre ad estendere il più possibile la platea superando gli elenchi dei codici Ateco. Il tutto, appunto, nei limiti di quanto possibile con il nuovo finanziamento in deficit, che fra le altre cose dovrà provvedere anche ai ristori per il turismo invernale, i quali secondo i primi calcoli del Mef hanno bisogno di almeno due miliardi. Ma sono i numeri dei contagi e i parametri rivisti per colorare le regioni a moltiplicare la probabilità di nuove chiusure e limitazioni alle attività economiche, alimentando l’esigenza di sostegni e rinviando l’appuntamento con la chiusura dei ristori”.