Roma, 13 gennaio 2021 – “C’è una distanza siderale tra il mondo reale ed il dibattito della politica. Ogni giorno ci sono centinaia di persone che purtroppo muoiono nei nostri ospedali, c’è una bomba sociale che rischia di esplodere, ma non vediamo quella necessaria politica di concertazione, quella necessaria coesione sociale, come avvenne negli anni novanta, che invece servirebbe più che mai oggi al Paese”. È quanto sottolinea in una intervista a Famiglia Cristiana.it la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Se il Governo avesse scelto la strada della concertazione e di un patto sociale, fin dal varo della Legge di Bilancio, probabilmente non ci troveremmo in questa condizione di confusione e di instabilità ed avremmo evitato gli errori che sono stati commessi in molti provvedimenti dell’ Esecutivo: penso per esempio alla questione delle risorse insufficienti per il rinnovo dei contratti pubblici o alla mancanza di assunzioni stabili di personale nella sanità” , sottolinea la Furlan.
“Siamo in una condizione di sostanziale immobilismo nella selezione delle priorità e dei progetti concreti su cui bisogna oggi puntare. Una condizione che il Paese non può permettersi oggi vista la catastrofe che stiamo vivendo. Non possiamo sprecare l’occasione storica del piano europeo per la crescita. È una inversione di rotta decisiva rispetto agli anni di rigore economico che abbiamo vissuto nell’ultimo decennio. Ma siamo in grave ritardo”, aggiunge la leader Cisl.
“Se il Governo avesse scelto la strada della concertazione e di un patto sociale, fin dal varo della Legge di Bilancio, probabilmente non ci troveremmo in questa condizione di confusione e di instabilità ed avremmo evitato gli errori che sono stati commessi in molti provvedimenti dell’ Esecutivo: penso per esempio alla questione delle risorse insufficienti per il rinnovo dei contratti pubblici o alla mancanza di assunzioni stabili di personale nella sanità” , sottolinea la Furlan.
“Siamo in una condizione di sostanziale immobilismo nella selezione delle priorità e dei progetti concreti su cui bisogna oggi puntare. Una condizione che il Paese non può permettersi oggi vista la catastrofe che stiamo vivendo. Non possiamo sprecare l’occasione storica del piano europeo per la crescita. È una inversione di rotta decisiva rispetto agli anni di rigore economico che abbiamo vissuto nell’ultimo decennio. Ma siamo in grave ritardo”, aggiunge la leader Cisl.
“Io penso che tocchi alle forze politiche fare chiarezza e sciogliere i nodi della guida del Paese, con senso di responsabilità e soprattutto con rapidità di scelte, come saggiamente ha ripetuto il nostro Presidente della Repubblica Mattarella che rimane per tutti gli italiani un punto di riferimento costante ed una delle poche voci limpide e coerenti nella confusione che regna”.
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Fonte: cisl.it