Dopo la crisi epidemiologica, è la crisi di Governo a minacciare imprese e lavoratori.
Nei giorni caldi dello scontro tra Conte e Renzi, con il secondo sempre più convinto a voler staccare la spina all’Esecutivo, è in ballo anche l’approvazione dello scostamento di Bilancio necessario per poter varare il nuovo decreto che porterà 24 miliardi a sostegno delle imprese, lavoratori, famiglie.
A rappresentare la rischiosa situazione per i “ristori” è il quotidiano La Stampa in edicola oggi:
“Senza queste risorse è infatti impossibile varare il nuovo decreto ristori, il quinto della serie, e quindi non solo introdurre nuovi indennizzi, superando il criterio dei Codici Ateco e delle perdite dei primi mesi di lockdown, in modo da ristorare più settori e comparti in maniera anche più ampia, ma anche prorogare la cassa integrazione che altrimenti scadrebbe a fine marzo“.
E proprio sulla questione degli ammortizzatori sociali, continua il quotidiano torinese, la questione si fa ancor più sensibile se si tiene conto che il 31 marzo c’è un’altra importante scadenza che i lavoratori conoscono bene:
“La proroga della Cig è fondamentale per tamponare poi un’altra emergenza – una vera e proprioa bomba sociale – quale la fine del blocco dei licenziamenti previsto per il 31 marzo”.