Proprio nei giorni in cui il Decreto Ristori 5 inizia a prendere forma e viene stabilita una data in cui il Consiglio dei Ministri approverà lo scostamento di Bilancio che dovrà “sostenerlo” (leggi qui), si fa strada il rischio che salti il banco per via della crisi di Governo innescata da Matteo Renzi.
Lo sottolinea Il Sole 24 Ore in edicola oggi che riporta una preoccupazione corale del Partito Democratico e del Ministro dell’Economia:
”«Confermiamo la contrarietà all’apertura di una crisi che, tra l’altro, impedirebbe di varare il Dl Ristori». È l’argomento più popolare da usare contro Renzi, con interi settori penalizzati dalle chiusure a singhiozzo, ristorazione e turismo in primis. Non è un caso che anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sia intervenuto a chiarire che lo stesso nuovo scostamento di bilancio, la cui richiesta approderà domani in Consiglio dei ministri e che è condizione necessaria per il decreto legge, «richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni, non compatibile con una crisi»”.
Dunque se prima del Consiglio dei Ministri che dovrà approvare lo scostamento di Bilancio per il Decreto Ristori Renzi dovesse ritirare i suoi ministri, il Governo dovrebbe far slittare l’appuntamento. E ancora, nell’ipotesi in cui l’approvazione dello scostamento vada a buon fine, il rischio si ripresenterebbe tra qualche settimana quando il Governo dovrà riunirsi per varare l’atto che contiene il Decreto Ristori 5. In sintesi, se la crisi viene aperta e si lavorerà per trovare un’altra maggioranza in Parlamento, il Decreto rischia di slittare a febbraio.
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