Mentre il presente e il futuro della Scuola si divide in parziali riaperture e rinvii, se la passano male i docenti che hanno ottenuto una supplenza Covid con scadenza a giugno.
Da novembre infatti buona parte questi precari della Scuola (gli ennesimi) hanno cominciato a vivere l’esperienza dei ritardi nei pagamenti dello stipendio, perchè solo dopo le loro assunzioni si sono accorti che i soldi non bastavano.
Lo mette in evidenza il quotidiano La Stampa in edicola oggi:
“Il risultato è che tutti i 70mila precari Covid non hanno ancora ricevuto lo stipendio di dicembre, almeno metà quello di novembre e almeno un quarto non ha mai visto un euro. Le situazioni sono differenziate: nella provincia di Torino oltre la metà dei 2.400 supplenti non ha percepito neanche lo stipendio di ottobre. Stipendi tra 1.100 e 1.400 euro mensili. Un decimo di quelli dei parlamentari, sia detto pro memoria e senza demagogia”.
E’ stallo dunque per gli stipendi dei precari Covid, anche se una circolare ministeriale ha dato l’ok ai pagamenti e la situazione si dovrebbe sbloccare a giorni, coma fanno sapere fonti FLC-CGIL.