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Ristori ad aziende e partite Iva, La Stampa: soglia più alta e rischio “ristorni”

Col nuovo Decreto Ristori (il n. 5) si cercherà di aiutare anche chi ad oggi non ha ricevuto nulla o ha ricevuto poco, compresi i professionisti. Ieri in audizione in Parlamento il Ministro dell’economia Roberto Gualtieri è stato chiaro in proposito.

Ma come sarà la nuova tornata di ristori? Sarà ampliata alle categoria sinora escluse? Sul punto si sofferma il quotidiano La Stampa in edicola oggi:

Per accedere ai nuovi benefici verrà preso in considerazione l’intero fatturato dell’anno passato, in modo da comprendere anche i vari lavori stagionali, scontando quello che eventualmente si è già ottenuto (ristori, cig, contributi sugli affitti, ecc.). Si punterà a rimborsare una quota dei costi fissi partendo sempre dalle perdite di fatturato subite. Al momento non è stata ancora individuata la soglia, ma potrebbe essere più alta del 33% utilizzato sinora per tener conto delle risorse disponibili”.

Secondo quanto si legge quindi, il percorso di accesso agli indennizzi sarà in salita per i titolari di partita iva e aziende, fermo restando che sarà ampliata la platea dei beneficiari ad altre categorie.

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