Roma, 25 gennaio 2021. E’ stata sottoscritta oggi, in presenza e nel pieno rispetto delle norme di prevenzione anti-Covid, la “stesura” definitiva del CCNL industria alimentare 2019-2023 tra Fai-Flai-Uila e le 11 associazioni Ancit-Anicav-Assica-Assitol-Assobibe-Assobirra-Assolatte-Federvini-Mineracqua-UnaItalia-Unionfood. A queste associazioni si è aggiunta Unionzucchero, che ha sottoscritto, per adesione, il nuovo CCNL. Il nuovo testo definitivo del contratto avrà validità per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore.
“La sigla di oggi – commentano i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Onofrio Rota, Stefano Mantegazza e Giovanni Mininni – è il sigillo a un lavoro che va avanti da oltre un anno; grande è stato l’impegno delle parti, dispiace per l’assenza di alcune associazioni ma auspichiamo che tutte aderiscano a questo rinnovo, che ora diventa ufficialmente il nuovo contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare. Il valore del rinnovo contrattuale è enorme, non solo per l’aumento salariale, ma anche per aver condiviso alcuni punti estremamente innovativi, come ad esempio la classificazione del personale, che andrà a definire le figure professionali del domani, la formazione, che viene rafforzata sotto tutti i punti di vista, anche con il coinvolgimento di università e istituti di ricerca, o il lavoro agile, che sarà finalmente normato garantendo più diritti e migliore gestione del personale”.
“Ora inizia una nuova fase – concludono Rota, Mantegazza e Mininni – nella quale sarà determinante l’impegno di tutti per garantire la piena applicazione del contratto in tutte le imprese del settore. Un grande ringraziamento va a tutti coloro che hanno contributo alla riuscita di questo difficile rinnovo, in particolare alle lavoratrici e ai lavoratori, che con grande partecipazione, serietà e passione, hanno saputo impreziosire la piattaforma contrattuale e condivere obiettivi, preoccupazioni, aspettative. Guardiamo positivamente già al prossimo rinnovo, consapevoli di aver coltivato ottime radici per affrontare le sfide future”.
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Fonte: cisl.it