Il Decreto Ristori 5 – quando sarà approvato (leggi qui) – tra le varie misure conterrà anche una proroga del blocco dei licenziamenti, attualmente efficace fino al 31 marzo. Su questo spingono i sindacati che chiedono una proroga lunga, meno contente sono invece le imprese che chiedono non perpetuare con un divieto che dura ormai da un anno.
Secondo Huffpost.it la saluzione “temporanea” sarebbe già stata abbozzata dal Ministero dell’Economia guidato da Roberto Gualtieri (in foto):
“Lo schema è stato abbozzato al Tesoro. Questo schema: il blocco dei licenziamenti, che scade il 31 marzo, sarà prorogato fino al 30 aprile. La mini proroga riguarderà tutte le imprese e quindi tutti i lavoratori. Poi il divieto andrà avanti, ma solo per le aziende e per i dipendenti dei settori che hanno fatto più fatica nei dieci mesi della pandemia e che avranno altrettante difficoltà nel provare a risalire il fosso della crisi provocata dal Covid. Per questo secondo step le valutazioni sono ancora in corso (una delle ipotesi è un allungamento fino al 30 giugno) e comunque il Governo vuole confrontarsi con i sindacati prima di chiudere il pacchetto. Un pacchetto in stato avanzato, ma ancora non definitivo. Il Mef precisa a Huffpost che “si tratta di un’ipotesi da valutare”.
LEGGI ANCHE:
il manifesto – Decreto Ristori 5 «passa all’approvazione», nessun rinvio sine die