Roma, 3 febbraio 2021. “Come Fns Cisl, la Federazione Nazionale della sicurezza della Cisl, non possiamo che confermare, in merito al settore penitenziario, le criticità emerse dal Rapporto sull’attuazione della legislazione di riforma dell’organizzazione della polizia penitenziaria, presentato oggi dalla Corte dei Conti. E’ proprio il caso di dirlo e noi lo diciamo da tempo, ormai: “carceri, un’emergenza continua”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della Fns Cisl, Massimo Vespia. “Indubbiamente le problematiche delle carceri italiane, nonostante le nostre continue sollecitazioni, non hanno finora trovato soluzioni adeguate, ma rimangono una vicenda irrisolta. Politica ed istituzioni non hanno mai considerato fino in fondo che le questioni critiche in cui versano gli istituti penitenziari si ripercuotono sulla sicurezza complessiva dei cittadini e che quindi necessitano di un approccio organico e sistemico. Occorrono investimenti sulle strutture carcerarie, alcune dell’epoca borbonica e quindi profondamente inadeguate, sulla tecnologia e sugli organici ed anche una nuova organizzazione del lavoro che tuteli, da una parte, l’operato dei poliziotti penitenziari, dall’ altra, che garantisca i diritti dei detenuti. I numeri impressionano: ci sono oltre diecimila detenuti in più oltre la capienza consentita, molti in attesa di giudizio, mentre le carenze degli organici dei poliziotti non vengono colmate. Si preferisce utilizzare soluzioni tampone che dopo un pò, inevitabilmente, riportano il problema all’origine. Chiediamo da tempo al DAP ed al Ministro della Giustizia e di certo riprenderemo a farlo con forza anche con chi ricoprirà questo incarico nel prossimo Governo soluzioni concrete, non più rinviabili. Le risposte devono arrivare, non c’è più temo da perdere anche alla luce della pandemia che colpisce senza risparmiare nessuno, indifferentemente, detenuti e poliziotti, rendendo la situazione ancora più instabile ed altamente esplosiva”.
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Fonte: cisl.it