Il professor Mario Draghi stamattina ha incontrato al Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Matterella che gli ha affidato l’incarico di formare un nuovo Governo. “Di alto profilo”, come ha detto ieri sera il Capo dello Stato parlando in Tv, riferendosi ad una composizione non partitica dei ministri. In queste ore ha avviato le prime interlocuzioni istituzionali per poter arrivare ad un’intesa che ottenga l’appoggio della maggioranza dei parlamentari.
Ma quale sarà il primo dossier sul tavolo di “Draghi Premier” una volta formalmente insediato? Un prima indicazione l’ha già data il Presidente Mattarella ieri sera ricordando l’imminente scadenza del blocco dei licenziamenti il 31 marzo. Ma c’è anche il tema dei ristori e altre forme di sostegno necessarie per arginare la deriva sociale del Paese.
Secondo quanto riporta l’agenzia di Stampa Ansa.it la risposta che darà il nuovo Governo non è affatto scontata perchè Draghi – se riuscirà a diventare Presidente del Consiglio – dovrà mediare su una questione non facile in cui “le imprese si oppongono ad una nuovo provvedimento generalizzato per tutte le imprese e tutti i settori; i sindacati lo invocano invece, almeno fino all’estate, come unico rimedio, al momento, alla bomba sociale che altrimenti esploderebbe”.
Sul tavolo c’è anche la la proroga della Cig Covid che “andrà sbloccata insieme a quel Dl Ristori 5 rimasto a terra e che prevedeva per l’assegno ordinario e la Cig in deroga un prolungamento fino a 26 settimane assieme ad uno sgravio contributivo del 100% alternativo all’utilizzo della cassa per chi riporta i lavoratori in azienda e il rifinanziamento da 1,5 miliardi del fondo istituito in legge di Bilancio per garantire un “anno bianco” contributivo ai lavoratori autonomi”.
Fonte: Ansa.it