HomeCronaca sindacaleDraghi. Furlan: "Vogliamo essere interlocutori del nuovo governo su lavoro, crescita, sviluppo"

Draghi. Furlan: “Vogliamo essere interlocutori del nuovo governo su lavoro, crescita, sviluppo”

Roma, 8 febbraio 2021 – «Nei momenti difficili il sindacato ha sempre dato dimostrazione di grande responsabilità. Noi vogliamo essere interlocutori del nuovo governo». Lo ha ribadito anche oggi in una intervista a “Il Messaggero” la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “In un momento in cui bisogna uscire dall’emergenza e rilanciare il Paese- ha sottolineato Furlan- è assolutamente positivo il fatto che la quasi totalità dei partiti abbia raccolto l’appello del presidente della Repubblica. “Attraverso la concertazione- ha precisato Furlan- questo Paese ha saputo trovare risposte importanti. Penso agli accordi con Ciampi e con Prodi. Credo che oggi dovremmo continuare su quella traccia. Le sfide e le opportunità che abbiamo ci invitano a un grande patto concertativo tra i diversi livelli istituzionali, governo regioni enti locali, insieme alle parti sociali». La leader Cisl ha poi rimarcato quanto sia importante condividere gli obiettivi. “Se gli obiettivi sono un sistema sanitario all’altezza del Paese, creare occupazione, riformare la pubblica amministrazione accorciando i tempi della burocrazia ed investendo su personale e digitalizzazione, realizzare un diritto alla formazione  per tutti i ragazzi e le ragazze- ha ricordato- allora non si potrà che remare tutti insieme. Ecco credo che oggi la parola magica sia questa: insieme». Furlan è poi tornata a parlare di Blocco dei licenziamenti e cassa Covid, sostenendo che: “Fin quando c’è l’emergenza pandemica non si può toccare né il blocco dei licenziamenti, né la cassa Covid. Che, ricordo, per le imprese è gratuita. Intanto da subito dobbiamo iniziare a riformare gli ammortizzatori sociali, far partire un vero piano di politiche attive del lavoro, varare il Recovery plan e sbloccare i cantieri». Per Furlan il “Reddito di cittadinanza è stato uno strumento molto utile come lotta alla povertà. Creare posti di lavoro è altra cosa: bisogna fare investimenti poderosi sulle politiche attive del lavoro, sulla formazione e sbloccare subito i cantieri». La Segretaria generale della Cisl è intervenuta anche sul capitolo pensioni: “Mi aspetto un tavolo che riparta dal tema della flessibilità in uscita- ha detto- coniugato con la gravosità dei lavori e le condizioni di salute del lavoratore, e dal come costruire una pensione di garanzia per i giovani. Quota 100 è stata una scelta del Conte 1, prima di abbandonarla bisogna definire quali altri strumenti nuovi di flessibilità introdurre».

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Fonte: cisl.it

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