“Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo nel mondo degli appalti.
Ci sono diverse migliaia di lavoratori metalmeccanici, quelli che si occupano dalla manutenzione negli ospedali e nelle scuole, al ripristino delle linee telefoniche nelle abitazioni private, che sono esposti quotidianamente all’elevatissimo rischio di contrazione del virus Covid-19.
Sono quelle lavoratrici e quei lavoratori che vivono tutti i giorni in prima linea, in trincea, che assicurano a tutti noi cittadini l’esercizio dei diritti fondamentali e l’utilizzo dei servizi essenziali, garantiti costituzionalmente.
Chiediamo, proprio per l’attività che svolgono, che siano inseriti al più presto nella fase in corso della campagna vaccinale.
Sarebbe assurdo avere lavoratori vaccinati e altri no sullo stesso luogo di lavoro, vanificando il ruolo e l’importanza del vaccino che è quello di rendere i luoghi “collettivi” sicuri per tutti.
Le lavoratrici e i lavoratori che svolgono le attività di cui parliamo, come ad esempio i manutentori negli ospedali ‒ nelle sale operatorie, nei sistemi di condizionamento e di ossigenazione, ecc. ‒ sono gli stessi più volte definiti da tutti “eroi” e senza i quali non si sarebbe potuto garantire il funzionamento degli impianti durante l’emergenza.
Confidiamo pertanto che in tempi celeri avvenga la somministrazione del vaccino anche a tutti quei lavoratori che presidiano, per garantirli, i servizi pubblici essenziali.”
Fim-Fiom-Uilm nazionali
Roma, 16 febbraio 2021
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Fonte: fiom-cgil.it