Nel suo discorso di stamane al Senato, prima di ottenere il voto di fiducia da uno dei due rami del Parlamento, il Presidente Mario Draghi ha toccato i temi del lavoro, della povertà e della disoccupazione.
Più nello specifico ha ritenuto di dover accennare alle problematiche vissute da due categorie di lavoratori in particolare: i lavoratori a termine o stagionali e i lavoratori autonomi, nei quali rientrano anche i collaboratori continuativi e occasionali.
Ecco le parole del neo Presidente raccolte da TuttoLavoro24.it in esclusiva per i suoi lettori:
”l’aumento delle disuguaglianza è stato tuttavia attenuato dalle reti di protezione presenti nel nostro sistema di sicurezza sociale. In particolare dai provvedimenti che dall’inizio della pandemia li hanno rafforzati. Rimane però il fatto che il nostro sistema di sicurezza sociale è squilibrato, non proteggendo a sufficienza i lavoratori a tempo determinato e i lavoratori autonomi”.
Poche stringate parole che hanno certo il significato di mettere al centro queste due categorie di lavoratori, ritenute “non protette a sufficienza” e verso le quali sarebbe logico immaginare – a stante queste dichiarazioni – vi sia intenzione di intervenire con politiche sociali ad hoc.
Draghi non ha aggiunto altro, ma nei cassetti del Governo è già pronto il testo del Decreto Ristori 5 “ereditato” in bozza dal precedente Esecutivo che prevede anche dei Bonus e ristori per i lavoratori colpiti dalla crisi, e questo può essere un primo banco di prova per comprendere se c’è la volontà di intervenire sin da subito nel segno della continuità con le politiche del Governo Conte oppure segnando un cambio di rotta.
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