Roma, 18 febbraio 2021 – “Le risorse messe in campo dall’Europa per far fronte alla pandemia hanno rappresentato una svolta senza precedenti e questo perché tutti gli Stati hanno capito che nessuno avrebbe potuto farcela da solo”. È quanto si legge nell’ estratto di una intervista rilasciata dal Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, al quotidiano “Conquiste del Lavoro”.
“La pandemia- continua Sassoli- ci ha spinto a riflettere sulla necessità di un’Europa diversa dal passato. Lo abbiamo detto fin dall’inizio: la crisi avrebbe potuto travolgere l’Europa o renderla più forte. Il Covid, in un certo senso, è stato un motore della storia e della politica europea, perché se non ci fosse stata questa grande emergenza non avremmo avuto questo passaggio verso una maggiore integrazione. E questo si è incarnato nel Next Generation UE. Il Piano di ripresa ha chiaramente chiuso la fase dell’austerità e del rigore. Se c’è una cosa che è risultata evidente in questa fase è che lo Stato-nazione non è più il livello per affrontare le sfide globali che minacciano il pianeta, il nostro modello sociale e le nostre democrazie. Cavarcela da soli è un’illusione: ed è ciò che i nazionalisti vorrebbero farci credere. Basta guardare allo stato di salute dei nostri Paesi e delle nostre aziende per capire che senza l’area del mercato comune le nostre economie sarebbero fragili e sulla scena internazionale, i nostri Paesi sarebbero umiliati. Pensare che siamo migliori del nostro vicino e che possiamo farcela da soli è, temo, un pericoloso passo indietro”. “L’unica sovranità che dobbiamo rafforzare è quella europea e per questo dobbiamo proteggerla da intrusioni”- conclude Sassoli.
“La pandemia- continua Sassoli- ci ha spinto a riflettere sulla necessità di un’Europa diversa dal passato. Lo abbiamo detto fin dall’inizio: la crisi avrebbe potuto travolgere l’Europa o renderla più forte. Il Covid, in un certo senso, è stato un motore della storia e della politica europea, perché se non ci fosse stata questa grande emergenza non avremmo avuto questo passaggio verso una maggiore integrazione. E questo si è incarnato nel Next Generation UE. Il Piano di ripresa ha chiaramente chiuso la fase dell’austerità e del rigore. Se c’è una cosa che è risultata evidente in questa fase è che lo Stato-nazione non è più il livello per affrontare le sfide globali che minacciano il pianeta, il nostro modello sociale e le nostre democrazie. Cavarcela da soli è un’illusione: ed è ciò che i nazionalisti vorrebbero farci credere. Basta guardare allo stato di salute dei nostri Paesi e delle nostre aziende per capire che senza l’area del mercato comune le nostre economie sarebbero fragili e sulla scena internazionale, i nostri Paesi sarebbero umiliati. Pensare che siamo migliori del nostro vicino e che possiamo farcela da soli è, temo, un pericoloso passo indietro”. “L’unica sovranità che dobbiamo rafforzare è quella europea e per questo dobbiamo proteggerla da intrusioni”- conclude Sassoli.
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Fonte: cisl.it